FRANCESCO BIAMONTI

Durante la seconda parte della sua vita, Francesco Biamonti (San Biagio della Cima 1928-2001) ha pubblicato quattro romanzi ambientati nell’estremo ponente ligure, sul confine tra Italia e Francia, dai toponimi sovente immaginari ma con referenti quasi sempre reali.

Dopo l’esordio a cinquantacinque anni con L’angelo di Avrigue (1983) – sostenuto e presentato in quarta di copertina da Italo Calvino – sono seguiti Vento largo (1991), Attesa sul mare (1994), Le parole la notte (1998), tutti editi da Einaudi, come anche un testo incompiuto e pubblicato postumo, Il silenzio (2003) e la raccolta di saggi e interviste intitolata Scritti e parlati (2008).

Nella casa di famiglia di San Biagio della Cima in cui lo scrittore è vissuto a lungo, ha oggi sede l’Associazione Amici di Francesco Biamonti. Tra gli studi più recenti promossi dall’associazione, la pubblicazione de Il romanzo di Gregorio (2015), prima versione del libro d’esordio – datata anni Settanta – di un autore che già allora si ispirava alla storia peculiare delle sue valli, una provincia che nel corso del Novecento ha vissuto profondi mutamenti sociali: la crisi e le trasformazioni del lavoro rurale, le vicende drammatiche del secondo conflitto mondiale con il così detto rattachement (la liberazione e occupazione da parte delle truppe francesi di alcuni territori italiani), l’espatrio degli ebrei in fuga verso la Francia a causa delle leggi razziali e quello dei perseguitati politici antifascisti, il transito di chi emigrò nel dopoguerra e di chi emigra ancora oggi per ragioni economiche e sociali.

“[…] Come dice Montale, la memoria non è peccato finché giova, tuttavia non è esente da sensi di colpa.
La vita slitta di continuo, ondeggia. Il mare riflette il cielo e vi navigano anche i morti. Le cimetière marin è un testo fondamentale. Tra oro, marmi e tombe, la vita è sempre all’inizio.
Leggo Montale, Valéry, Camus per la loro métaphysique ensoleillée e lo stile rischioso e severo.
Leggo dappertutto e di solito scrivo a casa. Ho amato Pavese, Silvio D’Arzo, Calvino, Lalla Romano, Rigoni Stern, Boine, Sbarbaro, Montale.
Il paesaggio? È destino umano abitare un mondo. Un’opera d’arte nasce da un rapporto della coscienza soggettiva con la storia e con la natura. Il paesaggio che mi vedo sempre davanti agli occhi è quello ligure. Le storie in genere le invento, raccolgo e solidifico una sparsa atmosfera.
Non denuncio, descrivo un disagio. La terra forse insegna la calma, la ricerca della verità. Amo le radici nella terra, ma anche il cielo e il cosmopolitismo. Ben vengano altri popoli, altri individui, colgono anch’essi il significato delle rocce e dei cieli.
Ho col dialetto un rapporto ambiguo, a volte mi pare di un’acre verdezza, a volte morto, stucchevole, specie se ostentato.
La mia giovinezza fu priva di tutto, di libri, di cultura, di scuola; fu angosciante, mutilata. Forse per questo mi piacciono gli emarginati, coloro che hanno una vita nuda, dove tutto è passaggio, transito, clandestinità. L’uomo è l’essere delle lontananze. «Glissez mortels, n’appuyez pas». È una sentenza dell’antica Francia che mi ripeto sovente...
La donna e la morte sono sogni che si sprigionano all’improvviso. Portano a investigare nella mitologia dell’anima. Amerei scrivere un giallo senza fatti, per mutamenti interni, oppure un libro di cieli. Nella vita c’è sempre una mutilazione.”
(Francesco Biamonti, Breve nota autobiografica, ora in Id., Scritti e parlati, a cura di G. L. Picconi e F. Cappelletti, Einaudi, Torino 2008, pp. 16-17)

Bibliografia dei testi di Francesco Biamonti

  • L’angelo di Avrigue, Einaudi, Torino 1983.
  • Vento largo, Einaudi, Torino 1991.
  • Attesa sul mare, Einaudi, Torino 1994.
  • Le parole, la notte, Einaudi, Torino 1998.
  • Il silenzio, Einaudi, Torino 2003.
  • Ennio Morlotti. Pazienza nell’azzurro, a cura di G. L. Picconi, Ananke Torino 2006.
  • Scritti e parlati, a cura di G. L. Picconi e F. Cappelletti, Einaudi, Torino 2008.
  • Il romanzo di Gregorio. Testi e materiali preparatori verso “L’angelo di Avrigue”, a cura di S. Morando, Il canneto, Genova 2015.

Bibliografia minima sulla vita e le opere di Francesco Biamonti

  • Paola Mallone, Il paesaggio è una compensazione. Itinerario a Biamonti, De Ferrari, Genova 2001.
  • Francesco Biamonti: le parole, il silenzio, Atti del Convegno tenuto a San Biagio della Cima e Bordighera nel 2003, Il melangolo, Genova 2005.
  • Il silenzio del blu e del verde. Morlotti e Biamonti: il luogo dipinto e il luogo narrato, a cura di F. Massucco e A. Repetto, Mazzotta, Milano 2004.
  • Per Francesco Biamonti, numero monografico di “Resine”, XXXV, 141-142, III-IV trimestre 2014.
  • Dal parco letterario al parco produttivo: l’eredità culturale di Francesco Biamonti, a cura di Diego Moreno, Massimo Quaini e Camillo Traldi, Oltre, Sestri Levante 2016.

Un romanzo in cui il personaggio protagonista è Francesco Biamonti:
Fransè, di Erminio Ferrari, Casagrande, Bellinzona 2005.

L’unico film tratto dai romanzi di Biamonti:
Mare largo (1998) regia di Ferdinando Vicentini Orgnani

Per vedere Francesco Biamonti e ascoltarne la voce

Via Druento 50/b 10078 - Venaria Reale (TO)
Telefono: 011-5690551 E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
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